Effetti pratici del nuovo Codice della Crisi di Impresa

Effetti pratici del nuovo Codice della Crisi di Impresa

Cosa deve fare nella pratica l’imprenditore per rispettare il nuovo Codice della crisi di impresa? 
La normativa esprime chiaramente le misure che l’imprenditore deve mettere in atto per “prevenire ed attuare senza indugio le misure più idonee per la risoluzione dello stato di crisi e della successiva eventuale insolvenza”

L’imprenditore dovrà dotarsi di un’organizzazione, quindi di un organo di amministrazione e di consulenti contabili e legali, che siano in grado di redigere una contabilità ordinata e aggiornata. 

Queste due parole assumono un valore di grande interesse, perché aprono le porte alla redazione di una reportistica che deve contenere informazioni definite dallo stesso Codice come “qualitative e quantitative”.

Quali strumenti e indicatori deve utilizzare l’organizzazione?

Gli strumenti e gli indicatori sono ben specificati dalla normativa: si tratta del rendiconto finanziario e della posizione finanziaria netta, del business plan e dei corretti indici di bilancio.
Nel complesso, ognuno di questi indici permette all’organizzazione di disporre di un’idea anticipata del prossimo futuro, ad almeno 6 mesi, di rilevare eventuali variazioni fra preventivato e consuntivo, nonché di porre rimedio alle cause di eventuali scostamenti.

Le opportunità per le PMI

I flussi di cassa acquistano dunque un valore speciale, perché permettono di accertare l’esistenza di un equilibrio che permetta all’azienda di far fronte alle obbligazioni che ha pianificato.

Se consideriamo che l’imprenditore può far fronte alle obbligazioni pianificate con le risorse economiche e finanziarie che ha a disposizione, la continuità aziendale può essere sostenuta nel medio e lungo termine solo con flussi di cassa di natura operativa e reddituale che derivano dalla gestione del business.

La stessa ‘crisi’ è definita dal legislatore come uno stato in cui l’insolvenza è probabile e che si manifesta come “inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate”.

Immaginiamo una situazione virtuosa, dove le obbligazioni che l’azienda ha contratto vengano fronteggiate con un equilibro economico e finanziario che deriva dalla gestione operativa del business: questa situazione evita di attingere al patrimonio aziendale per far fronte alle obbligazioni contratte ed evita anche che ciò diventi un’abitudine.
Infatti, il nuovo Codice della Crisi di Impresa si focalizza molto sui flussi di cassa prospettici, facendo intendere che la via virtuosa è quella del monitoraggio costante e della prudente gestione quotidiana delle risorse.

In questo scenario entra in gioco il ruolo della pianificazione finanziaria, che non permette solo di rispettare la normativa, ma opera in diversi sensi, tutti importanti per la salute dell’azienda.
Dall’accesso al credito che, grazie alla pianificazione finanziaria, può migliorare in modo pratico, fino all’accesso alle misure straordinarie di sostegno, passando attraverso una migliore programmazione aziendale, che agli occhi di chi concede credito, degli investitori e degli altri attori implicati nel gioco di impresa si traduce in maggiore appetibilità aziendale.

I risvolti nel lavoro di ogni giorno

Quando parliamo di lavoro di ogni giorno, l’imprenditore e i singoli comparti aziendali necessitano di poter generare, raccogliere e quindi analizzare in modo puntuali i dati che servono per poter costruire la migliore pianificazione finanziaria e di conseguenza gettare le basi per costruire la migliore reputazione finanziaria.

Oggi l’imprenditore è chiamato a potenziare i suoi strumenti e a sceglierli di natura flessibile, perché possano essere utilizzati dagli impiegati in modo snello anche in modalità smart working e i dati possano essere condivisi rapidamente fra le persone a cui servono.
In conclusione: le parole chiave sono prevenzione e monitoraggio che, insieme alla buona gestione dei flussi di cassa, sono le chiavi per rispettare il nuovo Codice della Crisi di Impresa e per alzare di livello dell’accesso al credito.

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